Prestiti a Pensionati

Prestiti a Pensionati
Per venire incontro alle esigenze di liquidità della terza età, la cui incidenza sulla popolazione tende a crescere, le banche o società finanziarie predispongono linee di credito per i pensionati, i cui requisiti a volte possono essere più rigidi, rispetto al resto della popolazione, ponendo, ad esempio, limiti all’erogazione dei finanziamenti oltre una certa età.

Esistono diverse tipologie di prestiti a cui i pensionati possono accedere: una di queste è il prestito vitalizio ipotecario adatto soprattutto per proprietari di immobili.

Il prestito vitalizio consiste nel contrarre un finanziamento, la cui somma è erogata in percentuale del valore dell’immobile di proprietà dell’anziano, concesso in garanzia e libero da ipoteche, e la percentuale dell’immobile finanziata dipende dall’età dell’anziano e cresce al crescere di quest’ultima.

Quindi, un anziano di 65 anni (età minima per chiedere un vitalizio) potrà ottenere il 20% del valore immobiliare, mentre un novantenne fino al 50% del valore dell’immobile. L’importo erogato non verrà rimborsato dal pensionato, bensì sarà la banca o società finanziaria a rifarsi sul valore dell’immobile, dopo la sua morte, senza gravare sugli eredi, i quali però hanno il diritto a rimborsare il debito e tenere l’immobile.

Altra via per l’accesso a prestiti per i pensionati è la cessione del quinto della pensione, che permette anche a chi non si trova in età lavorativa di potere godere dei vantaggi di questo tipo di finanziamento, grazie alle modifiche legislative degli ultimi anni.

Essa funzione esattamente come la cessione del quinto dello stipendio, solo che qui la trattenuta avviene sulla pensione, da parte di Inps o Inpdap, in favore degli istituti finanziari erogatori e fino a un massimo del 20% della pensione netta.

Infine, ma senza volontà esaustiva, si può accedere ai prestiti personali, che sono finanziamenti non finalizzati, ossia non legati all’acquisto di un bene, che spesso vengono resi disponibili anche per i pensionati, esibendo certificazione Inps o Inpdap, attestante il godimento della pensione. Potrebbero essere imposti limiti temporali alla scadenza del contratto di rimborso, legati all’età anagrafica del pensionato.